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Dopo Jean-Démosthène Dugourc e François Rémond Coppia di candelieri in bronzo dorato in stile Luigi XVI con candelieri da donna
François Rémond, maestro cesellatore-doratore nel 1774 e anche fonditore, si è ispirato a un disegno di Jean-Démosthène Dugourc, datato 1790 e conservato al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, per realizzare questa magnifica coppia di torce in stile etrusco-antico.
Questa rara e molto decorativa coppia di candelabri in bronzo finemente cesellati, con la loro doratura d'epoca, è sormontata da un vaso antico che forma un supporto. Il gambale è decorato con tre termini femminili con mascheroni Luigi XIV sul petto, impreziosito da ghirlande di fiori e termina con tre paia di piedi nei sandali. La base è decorata con foglie d'acanto e circondata da un fregio di perle.
Quest'opera parigina risalente all'inizio del XIX secolo, intorno al 1820-1830, dimostra una grande maestria artistica.
Dimensioni:
- Altezza: 32,5 cm
- Diametro base: 14,5 cm
L'ornamentalista Jean-Démosthène Dugourc (1749-1825) ispirò molti artisti del suo tempo. Il suo talento è evidente in vari ambiti delle arti decorative, in particolare nei tessuti di Camille Pernon, nei mobili di Georges Jacob, nei progetti di suo cognato, l'architetto François-Joseph Belanger, e nella produzione di bronzi di Gouthière e Thomire.
Nominato nel 1784 progettista del deposito dei mobili della Corona e intendente degli edifici di Monsieur, fratello del re, il suo repertorio coniuga il ritorno all'antichità e l'ispirazione naturale. Divulgò le sue idee nel 1782 con la pubblicazione della sua raccolta di Arabeschi.
Un modello identico, datato 1785, è conservato nel castello di Pillnitz vicino a Dresda. Altri due modelli di torce, conservati alla Wallace Collection di Londra, illustrano anch'essi la collaborazione tra Dugourc e Rémond. Il primo modello, risalente al 1783, presenta un fusto a quattro ordini che sorregge una base ottagonale decorata con rosette e teste di satiro, commissionato dal mercante Dominique Daguerre.
Rémond non è l'unico ad essersi ispirato a Dugourc. La sua influenza si può riscontrare nelle opere di Louis-Simon Boizot e Claude-Jean Pitoin. Quest'ultimo fornì a Maria Antonietta, per la nascita del Delfino nel 1781, una coppia di candelabri con tre termini femminili poggianti su una base decorata con tre delfini, destinati alla Méridienne del suo piccolo appartamento a Versailles, conservati anch'essi nella Wallace Collection.
Bibliografia:
- A. Gruber, *L'arte decorativa in Europa: dal Neoclassicismo all'Art Déco*, p. 94
- P. Hughes, *The Wallace Collection: Catalogo dei mobili*, p. 1247-1263
- H. Ottomeyer, *Vergoldete Bronzen*, vol. 1, pag. 286, ill. 4.15.2
Ref: HRCMM0LIQU