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Importante cassone nuziale castrale in rovere massello della fine del XVI secolo. Le sue grandi dimensioni, 147 cm di lunghezza e 86 cm di altezza, lo rendono più consistente di un comò.
La decorazione è composta da allegorie cristiane e scene mitologiche, in linea con lo spirito dell'interesse dell'epoca per lo studio dell'antichità. Il nostro cassone e la sua maestosa disposizione sono simili al cassone del Musée des Arts Décoratifs di Parigi, la cui facciata raffigura la morte di Adone, e anche al cassone del Musée National de la Renaissance di Écouen, con i lati decorati da volti in rilievo. Quest'opera fu il risultato di una prestigiosa commissione per una famiglia nobile che, secondo l'usanza dell'epoca, era stata eseguita davanti a un notaio. Il cassone conteneva diversi disegni e un modello finale fu firmato dalle parti e siglato ne varietur dal notaio.
Il pannello centrale del cartiglio raffigura l'episodio mitologico del Giudizio di Paride. Il principe troiano fu scelto per giudicare quale delle tre dee – Afrodite, Atena ed Era – fosse la più bella. Ognuna di esse cercò di sedurre Paride con dei doni. Afrodite gli promise l'amore della donna più bella del mondo, Elena, già sposata con il re Menelao di Sparta. Atena gli offrì saggezza e vittoria in guerra, mentre Era gli promise il dominio su tutti i regni. Alla fine, Paride scelse Afrodite come la più bella delle dee, in cambio dell'amore di Elena. Questo fece infuriare Era e Atena, che sostennero i Greci nella guerra che ne seguì, nota come Guerra di Troia. Questa raffigurazione in bassorilievo mette in risalto gli attributi dei personaggi, tra cui la lancia e lo scudo di Atena, chiamati anche Egida, ornati dalla maschera di Medusa. È raffigurato anche Cupido, insieme a un cane che accompagna il principe troiano, ricordando il dipinto di Sandro Botticelli "Il Giudizio di Paride". Sulla facciata spiccano quattro grandi figure in altorilievo, oltre a due figure più piccole in bassorilievo, raffigurate entro nicchie sormontate da uccelli.
Da sinistra a destra: la prima figura in armatura è Perseo, l'eroe della mitologia greca che pose fine alla vita di Medusa. Il volto con una smorfia sullo scudo è il Gorgóneion, la maschera della Gorgone, in seguito donata ad Atena.
La figura femminile che regge un fiore è la ninfa Clori, molto popolare durante il Rinascimento. Porta fertilità.
La terza figura è una delle tre allegorie delle virtù teologali: la Carità. È raffigurata con un cherubino alato, che regge il Sacro Cuore di Gesù.
La quarta figura è l'allegoria della Prudenza, una delle quattro virtù cardinali. È raffigurata con il suo attributo classico, lo specchio, per vigilare sui pericoli.
La quinta figura è una rappresentazione rara e originale. Questa dea, che tiene un serpente in ciascuna mano, proviene da un culto cretese dell'età del bronzo; È associata alla femminilità e alla casa.
L'ultima figura è Hermes, dio dei messaggeri, dei viaggiatori, dei mercanti e degli oratori. Si ritrovano anche i suoi attributi: il caduceo e l'elmo alato.
I lati di questa imponente opera sono scolpiti con grandi sfingi alate che vegliano su ciascun lato. Al centro, un volto emerge dalla composizione, simile al baule del Musée National de la Renaissance di Écouen. I montanti posteriori sono scolpiti con figure femminili, presenti a incorniciare questi superbi mostri.
Poggiati su un generoso plinto sporgente a doppia modanatura, interamente scolpito con fregi e foglie di palma, cinque musi di leone finemente intagliati si stagliano e fissano l'osservatore. Anche la parte superiore del baule è riccamente decorata con motivi, tra cui foglie d'acanto sulla sua doppia modanatura.
Un piccolo cofanetto interno a ribalta è previsto per gli oggetti più preziosi.
La chiave originale è altamente rappresentativa del virtuosismo degli artigiani del Secondo Rinascimento. L'estetica è attentamente studiata, dall'anello al morso, con la sua croce traforata e il raffinato "pettine" che ne consente l'apertura.
Il baule del Secondo Rinascimento era un elemento d'arredo essenziale, soprattutto tra le famiglie nobiliari. I bauli con figure erano tra i modelli più lussuosi. I motivi delle ricche decorazioni intagliate del nostro baule furono originariamente mutuati dal Rinascimento italiano, in seguito alle campagne francesi di Carlo VIII (Le Mobilier du Moyen Age et de la Renaissance en France di Jacques Thirion). Questo baule, con i suoi simboli e allegorie incentrati sulla passione, tra cui l'amore di Paride per Elena, e la rappresentazione della fertilità, della casa e della Prudenza, era probabilmente inteso come dono di nozze per l'unione di due famiglie aristocratiche, per portare pace in casa e fertilità alla coppia.
Fine del XVI secolo. Restauri di manutenzione, in particolare sulla spada di Perseo e sul retro del coperchio.
Lunghezza: 147 cm
Ref: L7MWYGT4OO