Anselmo Bucci (1887-1955) - Montmartre, Madre Caterina, Place Du Tertre, 1912

14.000
XX secolo
Arte moderna
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Da: 75014, Paris, Francia

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    Anselmo Bucci (1887-1955)
    Montmartre, Madre Caterina, Place Du Tertre, 1912
    Olio su tela
    65 x 49 centimetri
    71 x 56 cm con cornice
    Datato in basso a sinistra. Firmato e dedicato in basso a destra “A Marie Cordialement A Bucci”

    Nato a Fossombrone, in provincia di Pesaro, il 25 maggio 1887, Anselmo Bucci è un pittore e incisore italiano, autore anche di alcuni importanti testi letterari. Fu uno dei protagonisti delle avanguardie artistiche emergenti della prima parte del XX secolo, sia in Italia che in Francia.

    La sua passione per il disegno si è rivelata molto presto. Il famoso pittore Francesco Salvini lo prese sotto la sua protezione giovanissimo, prima che il giovane Anselmo si unisse alle Belle Arti di Brera a Milano nel 1905. Tuttavia, aborrendo la retorica pittorica, decide l'anno successivo, all'età di 19 anni, di stabilirsi a Parigi, all'epoca capitale dell'avanguardia artistica.

    Nella capitale francese Anselmo Bucci vive un'esistenza difficile dal punto di vista materiale, ma molto stimolante dal punto di vista artistico. In particolare conobbe Gino Severini, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani e tanti altri. Divenne gradualmente noto per le sue incisioni, arte nella quale divenne un vero maestro, attirando l'attenzione di critici come Apollinaire e André Salmon. Le sue incisioni più famose sono quelle di ispirazione futurista, anche se sempre molto legate ad una figurazione postimpressionista vicina al classicismo italiano.

    Negli anni 1912 e 1913, fedele alla tradizione dei pittori francesi, Bucci decide di viaggiare in Europa e nel Mediterraneo, dove studierà nuovi colori e luminosità.

    Nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Anselmo Bucci si arruolò volontario nel "Battaglione Biciclette" in Lombardia, dove si unì ad altri artisti e poeti futuristi come Marinetti, Boccioni, Sant'Elia e Carlo Erba. Nello stesso anno vince la medaglia d'argento alla Mostra dell'Incisione di Firenze.La guerra lo ispira e diventerà uno dei più prolifici "pittori di guerra". Le immagini che pubblica a Parigi nel 1917 riguardano momenti del conflitto e si intitolano “Schizzi del fronte italiano”. Due anni dopo si distinse con una serie di dodici litografie intitolate “Finis Austriae”, sempre incentrate su situazioni di guerra.

    Terminata la Grande Guerra, Bucci ritorna regolarmente per lunghi periodi a Parigi, attratto dal fervore creativo che abbondava nella capitale francese. Ora si dedica completamente alla pittura, esponendo in numerose gallerie italiane e francesi, ma il suo nome e le sue opere cominciano a circolare anche fuori dalla Francia: in Inghilterra, Olanda e Belgio in particolare.

    Nel 1920 fu invitato alla Biennale di Venezia e fu intorno a questa data che avvenne in Anselmo Bucci un cambiamento di stile, che lo riportò ad una svolta classica. Si avvicina poi alla cerchia degli intellettuali e degli artisti guidati dalla scrittrice Margherita Sarfatti e nel 1922, con Sironi, Funi, Dudreville (che aveva già conosciuto ai tempi di Brera), oltre che con Malerba, Marussig, Oppi, dà vita al cosiddetto gruppo del “Novecento”, Novecento. Infatti è lui a battezzarlo con questo nome.L'intento programmatico è quello di ritornare alla figura, alla riconoscibilità del soggetto, distaccandosi dagli estremismi delle avanguardie emergenti, sempre più lontane dalla classicità.

    Nel 1920, grazie al lavoro svolto in questo periodo, fu invitato alla Biennale di Venezia.Nel 1926 partecipò alla prima mostra del gruppo “Novecento Italiano” ma cominciò gradualmente ad allontanarsi dal movimento, lanciando sempre più più nell'avventura letteraria, confermando così il suo eclettismo artistico.

    Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale fu l'occasione per Bucci, come per la Prima, di rimettersi in gioco dal punto di vista artistico, riciclandosi così, durante il conflitto, come interprete figurativo dei fatti bellici, nella produzione di incisioni che rappresentano la Marina e l'aviazione militare.

    La sua casa di Milano, che ospitava anche il suo laboratorio, fu distrutta nel 1943. Ritornò quindi a Monza nella casa di famiglia. Trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita in totale isolamento. Nel 1949 ottiene l'ultimo riconoscimento per il suo operato artistico: il Premio Angelicum, che premia opere d'arte sacra.

    Anselmo Bucci muore a Monza il 19 novembre 1955 all'età di 68 anni.

    Ref: PVIPY2XJ1A

    Stato Restaurato
    Stile Arte moderna (Dipinti di Paesaggi Stile Arte moderna)
    Epoca XX secolo (Dipinti di Paesaggi Epoca XX secolo)
    Paese di origine Italia
    Artista Anselmo Bucci (1887-1955)
    lunghezza (cm) 49 (56) cm
    Altezza (cm) 65 (71) cm
    Tempi di spedizione Pronto per la spedizione in 4-7 giorni lavorativi
    Localizzazione 75014, Paris, Francia
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