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TECNICA MISTA SU TELA DATATA 89. 122X100CM.
Pittore appartenente al movimento del paesaggio astratto, fu un artista di immensa cultura, sia letteraria che filosofica.
Nel corso della sua vita viaggiò in tutto il mondo, in particolare in Thailandia, India, Laos e Costa d'Avorio.
Il suo gusto per la pittura si è concretizzato in grandi paesaggi astratti.
In una personalissima traduzione pittorica, ha ricreato sulle sue tele le strade percorse ritagliando strisce di tessuto o di carta, cucendole, intrecciandole e colorandole.
Le sue lunghe passeggiate lungo le strade e i sentieri hanno dato vita a un'opera potente e intima, come una meditazione che ci invita a guardarci dentro.
Per Claude Lagoutte, "c'è solo una cosa da dipingere: la sensazione di mistero di fronte al mondo".
Il suo lavoro non smette mai di sorprendere, stupire, abbagliare e sedurre, con la sua evidente bellezza e coerenza stilistica, che non solo spiegano la magia e il fascino esercitati dalle sue opere.
Dobbiamo tornare agli inizi della sua carriera, nella città natale di Rochefort, che condivide con Pierre Loti.
Come Giano, lo scrittore di romanzi e l'ufficiale di marina affascinarono Claude Lagoutte, che cercò le sue tracce a Istanbul e ad Angkor.
Il richiamo del mare scatena ben presto la sua immaginazione errante, stimolata da una vita di provincia favorevole alla lettura dei resoconti dei viaggi nel Sahara di Eugène Fromentin, un collega charentais, le cui opere nel museo di La Rochelle attirano l'attenzione del giovane Lagoutte, che scopre l'evasione della pittura.
I suoi primi paesaggi, dipinti in campagna, nascono dalla sua meraviglia visiva ed emotiva.
L'apprendistato da autodidatta e i primi viaggi, come tenente responsabile di un atelier di pittura, furono per lui fonte di ispirazione.
(Articolo preso in prestito dalla Galerie convergences)
Ref: G8T2O8K5YM