Frammento di arazzo, Manufacture des Gobelins, commissione reale dopo Audran per Luigi XIV

5.250
XVIII secolo
Reggenza
CONSEGNA
Da: 78220, Viroflay, Francia

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    - Frammento di arazzo appartenente a una Portière des Dieux ("Saturno o inverno") di Claude III Audran, tessuto in basse-lisse presso la Manufacture des Gobelins tra il 1701 e il 1703, in lana e seta impreziosita dall'oro. Buono stato di conservazione, con qualche segno di usura.


    - Le ricerche hanno permesso di individuare l'arazzo a cui appartiene questa figura (si veda l'ultima immagine); si tratta di un Portières des Dieux ("Saturno o l'inverno") tessuto da Claude III Audran presso la Manufacture des Gobelins tra il 1700 e il 1703. Fu commissionato da Luigi XIV per decorare gli appartamenti del re nella Reggia di Versailles, il che spiega l'altissima qualità della tessitura e la presenza di fili di metalli preziosi.

    - Un arazzo molto fine (da 9 a 10 fili/cm) che raffigura un bambino con il volto di profilo, il corpo di fronte, che regge una maschera. Il ragazzo, inginocchiato a terra, indossa un copricapo ornato di pietre blu. È circondato da una rete di ornamenti vegetali (volute d'alloro, rami di quercia, foglie d'acanto in rilievo, boccioli di fiori, fiori al naturale). Il vigore di questi motivi, l'elegante leggerezza delle forme e la composizione simmetrica regolata da un bordo con numerose rientranze ricordano lo stile Regency (primo terzo del XVIII secolo).

    - La figura centrale presenta un disegno particolarmente accurato e un'ampia gamma di colori, anche se ormai hanno perso parte della loro brillantezza. Il tessuto stesso è arricchito da fili d'oro, a testimonianza di un alto livello di lusso. A un esame più attento, si nota che il tessuto è stato rigato. La parte centrale (il bambino con la maschera) è un frammento che è stato inserito in un contorno deliberatamente progettato e tessuto successivamente.

    - Questo arazzo è quindi accattivante sotto diversi punti di vista:
    - In primo luogo, per il prestigio della committenza originaria a cui il frammento si riferisce, quella del sovrintendente degli Edifici del Re per gli appartamenti di Luigi XIV a Versailles, che spiega la presenza di fili d'oro/argento, la qualità del disegno, i colori e la finezza della tessitura.
    - In secondo luogo, per le vicissitudini che questa tessitura ha subito: una portière è stata tessuta, doveva essere esposta e per qualche ragione ancora sconosciuta è stata danneggiata, tagliata, uno o più frammenti sono stati "salvati" e altre mani, conoscendo il valore del frammento, sono venute a tessere un bordo "su misura" per dare a questo frammento una seconda vita.

    - Il Portier "Saturno o Inverno" fa parte di una serie di 8 pezzi chiamati "Portieres of the Gods", che rappresentano le Quattro Stagioni e i Quattro Elementi personificati da una delle divinità dell'Olimpo: Venere, Primavera - Cerere, Estate - Bacco, Autunno - Saturno, Inverno - Giunone, Aria - Diana, Terra - Nettuno, Acqua - Giove, Fuoco.
    Tutte le porte hanno lo stesso impianto decorativo; sono costituite da un portico decorato con festoni di fiori, circondato da uccelli, animali, segni zodiacali e attributi che definiscono la stagione o l'elemento, sotto il quale è seduto il dio o la dea. In basso, una base che occupa la larghezza dell'arazzo, sostiene un piedistallo al centro con vari accessori tra due bambini.
    Nell'arazzo Saturno d'inverno, i due bambini (il nostro frammento corrisponde al bambino di destra) circondano un tripode illuminato posto su un tappeto di velluto. Il bambino di sinistra tiene in mano un paio di pinze di legno per afferrare la marotte tenuta da una scimmia vestita con mutandine blu. L'altro bambino (presente nel frammento) tiene in mano una maschera (un riferimento alla notte). Sulle consolle, a destra, un manichino, una maschera, un copricapo e un gatto; a sinistra, una lanterna, una maschera e copricapi di piume.

    - Questo pendant fu commissionato da Jules Hardouin-Mansart, appena nominato sovrintendente degli edifici del re (1699-1708), all'ornatista e pittore del re Claude III Audran (1658-1734) nel 1699, lo stesso anno della riapertura della Manifattura dei Gobelins, per rinnovare le portiere utilizzate nelle case reali.
    Con questo incarico reale, Mansart avvia una nuova politica artistica. Questi arazzi, un nuovo adattamento dello stile decorativo noto come Grotesques o Arabesques, ebbero un grande successo e furono prodotti in numerose serie. Sono un esempio dello stile di Audran, che ebbe un ruolo decisivo nell'"emancipazione dell'arte decorativa" (A. Chastel) alla fine del regno di Luigi XIV.
    Le composizioni sono di Claude III Audran, le figure (dee, dei, bambini) di Louis Boulogne e Corneille. I motivi grotteschi che compongono questa serie riprendono motivi riportati in auge da Jean Bérain (motivi complessi e fantastici disposti secondo la simmetria della composizione), offrendo al contempo un'evoluzione; un'espressione più naturalistica nel trattamento di fogliame, fiori e animali. Secondo la com

    Ref: OTMYXCSJFS

    Stato Buono
    Stile Reggenza (Arazzi Stile Reggenza)
    Epoca XVIII secolo (Arazzi Epoca XVIII secolo)
    Paese di origine France
    lunghezza (cm) 99
    Altezza (cm) 82,5
    Tempi di spedizione Pronto per la spedizione in 2-3 giorni lavorativi
    Localizzazione 78220, Viroflay, Francia
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