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Maschera "passaporto" con testa antropomorfa con doppio naso e appendice boccale – area di Nok o cultura correlata, Nigeria centrale
Provenienza: area di Nok-Idoma, Nigeria centrale.
Datazione stimata: fine XIX - inizio XX secolo.
Materiale: terracotta con leggera barbottina e tracce di caolino, superficie ferruginosa.
Dimensioni: altezza circa 12 cm – larghezza circa 11 cm – profondità circa 18 cm – Peso 230 g.
Questa testa globulare in terracotta presenta una modellazione altamente strutturata e simmetrica, con due grandi occhi a mandorla circondati da rilievi ad anello, due nasi distinti allineati verticalmente e una curiosa appendice tubolare posizionata sotto il secondo naso. La bocca inferiore ben definita completa questa insolita struttura facciale. Le scarificazioni radiali intorno agli occhi e sulla fronte, così come la cresta triangolare in cima, ricordano le maschere e le teste rituali Nok e Tiv della Nigeria centrale. I cerchi oculari dipinti di bianco (caolino) enfatizzano la natura visionaria della figura.
L'appendice inferiore, a forma di bocchino cavo, potrebbe corrispondere a una funzione sonora o simbolica: alcune maschere in terracotta della Nigeria centrale erano progettate per contenere un fischietto, un flauto o un condotto d'aria durante i rituali funerari.
Un'altra ipotesi suggerisce un simbolo di doppio respiro, uno umano (naso superiore) e l'altro divino (bocchino inferiore), a evocare l'intermediario tra il mondo visibile e quello invisibile.
Il doppio naso, un motivo raro ma attestato in diverse produzioni arcaiche, sembra qui rafforzato da un gioco sugli organi del respiro e della parola.
La raffigurazione degli occhi come cerchi concentrici e le scarificazioni incise ricordano le teste Nok del Museo di Jos.
L'appendice inferiore trova un parallelo in alcune figure in terracotta Idoma e Tiv, dove le protuberanze ventrali fungevano da bocchini per l'incenso o per suoni rituali.
La cresta frontale evoca un segno di iniziazione (Itutu).
Nonostante le sue piccole dimensioni, l'opera emana una monumentalità espressiva e una forte coerenza plastica.
La patina naturale e le tracce di pigmento attestano una lunga manipolazione rituale o un uso votivo.
Le maschere passaporto vengono utilizzate nelle riunioni delle società segrete per invocare spiriti benevoli.
Vengono utilizzate anche dagli iniziati durante le cerimonie di iniziazione, dove fanno offerte come libagioni alle loro divinità.
Oltre a scongiurare il male, le maschere in miniatura servono anche come testimoni durante le cerimonie di iniziazione. Le maschere sono scolpite per rappresentare spiriti guardiani e servono come prova della loro presenza. Quando il proprietario è in viaggio, la maschera in miniatura funge da importante mezzo di identificazione al di fuori della comunità di appartenenza.
Per questo motivo ha acquisito il nome comune di "maschera passaporto".
Ref: FHQLZUY0Z4