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Di notte, in campo aperto. Faust e Mefistofele al galoppo su cavalli neri" è il testo di Goethe. "Pianure, monti e valli, la corsa verso l'abisso, Faust e Mefistofele al galoppo su due cavalli neri" è il titolo della scena XVIII della partitura della Dannazione. Le sei battute scambiate dai due personaggi durante questa cavalcata notturna, che evocano la stregoneria, diventano per Berlioz il momento cruciale, inventato dal compositore, al termine del quale l'eroe, dannato, sarà trascinato all'inferno. Berlioz non ha risparmiato gli effetti: un ritmo ossessivo di archi evoca la cavalcata infernale, a cui si unisce un coro di contadini i cui due cavalli disturbano gli inni. I "mostri orrendi" e i "grandi uccelli della notte", gli "scheletri danzanti" sono illustrati dalle note basse dei tromboni accompagnati da fagotti, clarinetti, oficleidi e tube. Sempre sarcastico, Mefisto, mentre lo trascina involontariamente verso l'abisso, consiglia allo spaventato Fausto: "Pensa a salvargli la vita e ridi dei morti!". La caduta nell'abisso è accompagnata da un silenzio tanto più suggestivo in quanto preparato da una progressione di tutte le forze dell'orchestra verso il tutti fortissimo.
Ref: 7PILOLXLRG