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Busto in marmo bianco di Carrara raffigurante una giovane ragazza, "Marie-Louise Brongniart", opera dello scultore Jean-Antoine Houdon.
Con questo busto, Houdon dimostra la sua meravigliosa capacità di trascrivere, senza sentimentalismi, la freschezza della prima infanzia, di cui Louise conserva la rotondità.
Attraverso la resa degli occhi, Houdon trasmette l'aria pensierosa che a volte assumono i bambini.
Louise e Alexandre sono i figli di Alexandre-Théodore Brongniart (1739-1813), il famoso architetto della Borsa di Parigi (Palais Brongniart).
Marmo antico, firmato "HOUDON" sul retro del busto.
Epoca: seconda metà del XIX secolo, circa 1885.
Ottimo stato di conservazione.
Dimensioni: 46 x 29 cm
I busti di bambini, molto rari nel XVII secolo e nella prima metà del XVIII, divennero sempre più numerosi tra il 1750 e il 1760.
Questo fenomeno riflette un cambiamento di mentalità nei confronti dei giovani, che si riflette nella pubblicazione dell'"Émile" di Jean-Jacques Rousseau nel 1762.
Può essere spiegato anche dalla diffusione dei ritratti scolpiti a strati più ampi della società, nonché dallo sviluppo delle "Teste da Studio", solitamente ritratti più o meno idealizzati.
Houdon mostrò un interesse per i ritratti di bambini molto presto, già durante la sua formazione in Italia. Nel 1769, inviò una testa di bambino in marmo al suo primo Salon. Se fosse necessaria la prova che si può essere un artista geniale pur conducendo una vita perfettamente ordinata, difendendo strenuamente i propri interessi materiali e dimostrando opportunismo temperato dall'indifferenza agli eventi politici del proprio tempo, la vita di Jean Antoine Houdon sarebbe stata sufficiente.
Il fatto che suo padre ricoprisse il modesto incarico di concierge presso la Royal School for Protected Students facilitò senza dubbio i suoi primi anni di carriera: studente alla Royal Academy prima dei quindici anni, convittore alla School for Protected Students (1761-1764), poi all'Accademia di Francia a Roma (1764-1768), e accreditato alla Royal Academy nel 1769. Fu ammesso come membro di quest'ultima nel 1777 in seguito alla presentazione della sua Morphée (Louvre).
Sebbene, nel 1793, fosse stato tra i primi a rinunciare spontaneamente al suo titolo e ai privilegi accademici, fu eletto membro del nuovo Istituto nel 1795 e si candidò con successo all'Ordine della Legion d'Onore nel 1803.
Né i suoi due viaggi in Germania (1771 e 1773), né quello negli Stati Uniti (1785), né il suo matrimonio (1786), né i tumulti rivoluzionari interruppero la sua attività creativa, la cui manifestazione più visibile fu la regolarità con cui espose ai Salon: dal 1769 al 1795 presentò un numero piuttosto elevato di sculture ogni due anni.
Successivamente, anche i suoi contributi meno consistenti furono meno regolari e cessarono dopo il 1814.
Ref: NRRLAK1IA6